Bcc di Brescia promossa al test della solidità

Consultique
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Bcc di Brescia promossa al test della solidità

Bcc di Brescia promossa al test della solidità
Nel comune dove abito, aprirà a breve un nuovo sportello bancario del Banco di Credito Cooperativo di Brescia. Vorrei aprire un conto presso di loro visto le condizioni che propongono. Che strumenti ho per verificare la solidità della banca? 

La valutazione di un istituto di credito passa attraverso l’analisi di diverse variabili di bilancio, le quali danno una visione a 360 gradi. Il primo elemento è quello relativo al rispetto dei requisiti patrimoniali. Le banche, negli ultimi anni, spinte dall’azione dei regolatori, hanno operato un rafforzamento del proprio capitale, proprio per rispettare i requisiti delle normativa (Basilea III e IV).
«Se per gli istituti di grandi dimensioni (sistemici) è la Bce a verificare il raggiungimento degli obiettivi patrimoniali, per quelli di minori dimensioni sono le istituzioni nazionali a definire i limiti da soddisfare», spiegano da Consutique.

Al 30 giugno 2018 (ultimi dati di bilancio disponibili), il Banco di Credito Cooperativo di Brescia ha un Cet1 (indice di patrimonializzazione che mette in relazione patrimonio netto e attività della banca) pari al 17,1%, in crescita rispetto al 31 dicembre 2017 (16,1%). Il valore è di sicurezza e pone la banca molto al di sopra delle richieste dei regolatori bancari. Il valore è anche superiore rispetto al valore medio espresso dal sistema bancario italiano.
«Il Cet1 non è un indicatore sufficiente per delineare però la solidità di un istituto di credito –, continua Consultique –. La storia degli ultimi anni ha mostrato che sono anche altre le dinamiche che possono incidere sull'affidabilità di una banca: redditività, qualità del credito e dinamica commerciale».

Nel caso della Bcc di Brescia troviamo dei valori soddisfacenti: la banca è in utile già da diversi anni e il conto economico è in progressivo miglioramento (nei primi 6 mesi del 2018 l’utile netto è quadruplicato). La redditività (rapporto tra utile netto e patrimonio netto) dei primi sei mesi del 2018 è pari al 6,8% (annualizzato), si tratta di un livello che possiamo considerare buono. Il rapporto tra costi e ricavi operativi è più che soddisfacente ed è pari al 52%, valori brillanti che denotano una gestione efficiente.

Il Texas ratio, che misura la qualità del credito mettendo in relazione crediti deteriorati netti e patrimonio netto è al 32% (il limite è il 100%), un livello che pone la banca tra le migliori in Italia, anche rispetto ai primari istituti nazionali. La politica di copertura dei crediti deteriorati è molto buona (coverage ratio al 63%), denotando una gestione prudente da parte della Bcc.
Positiva anche la dinamica commerciale della banca: la raccolta cresce sia in termini di raccolta diretta (conti, obbligazioni…) che indiretta (risparmio gestito), con un complessivo +7%. Il quadro dell’istituto è quindi molto soddisfacente sotto tutti i punti di vista, con una elevata solidità patrimoniale e finanziaria e una efficiente attività gestionale. 
Da ricordare che la Bcc aderirà al progetto di aggregazione che ha come capofila Cassa Centrale Banca, la capogruppo trentina del futuro Gruppo Bancario Cooperativo. Questo determinerà un ulteriore rafforzamento dei presidi del circuito BCC, grazie all’effetto “rete” sistemico che si verrà a creare.

In sintesi, secondo l’analisi di Consultique, il profilo patrimoniale: è Ottimo: il profilo reddituale è Buono; il profilo qualità del credito: Ottimo e il profilo “ dinamica commerciale” è buono.

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