Corriere Economia: La misura giusta del conto corrente - coprire solo il tenore di vita

Consultique
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Corriere Economia: La misura giusta del conto corrente - coprire solo il tenore di vita

OGNI FAMIGLIA DOVREBBE TENERE SUL CONTO L'INDISPENSABILE PER VIVERE, MA ANCHE PER FAR FRONTE A POSSIBILI EMERGENZE
OGNI FAMIGLIA DOVREBBE TENERE SUL CONTO L'INDISPENSABILE PER VIVERE, MA ANCHE PER FAR FRONTE A POSSIBILI EMERGENZE


Ma quanti soldi bisognerebbe tenere sul conto per stare tranquilli senza perdere l'occasione di investire in modo più profittevole il denaro che resta inutilizzato? Volendo semplificare al massimo, per riuscire a far fronte senza pensieri alle spese quotidiane e a eventuali imprevisti, potrebbe essere sufficiente lasciare sul conto corrente l'equivalente di due o tre mensilità lavorative. Ma se proprio si vuole essere precisi, allora è necessario farsi bene i conti in tasca “tenendo conto di tre variabili chiave: il reddito, il tenore di vita e gli obiettivi del nucleo familiare - suggerisce Paola Ferrari analista dell'ufficio studi e ricerche di Consultique -.
Per esempio, se le entrate nette mensili sono sufficienti a garantire il tenore di vita desiderato e si ipotizza che il nucleo familiare non debba sostenere spese extra per i prossimi 5-10 anni, allora i risparmi potrebbero essere interamente investiti, anche se è sempre consigliabile mantenere una piccola parte liquida per eventuali evenienze. Se le entrale nelle mensili, però, non sono sufficienti a garantire il tenore di vita desiderato, allora è necessario mantenere una certa liquidità sul conto, che varia da caso a caso”. In base alle esigenze familiari più sono alte le spese (per esempio l'università del figlio o alcune spese mediche indispensabili) e maggiori dovranno essere i risparmi prontamente disponibili.

Ma come stimare il proprio tenore di vita? Lo ha calcolato Consultique per L'Economia del Corriere sulla base di una stima lstat che considera il comportamento di un nucleo familiare medio, composto da marito (lavoratore dipendente), moglie e figlio a carico.
«Con una retribuzione lorda annua di 40 mila euro, pari a un netto di 27.836 euro, il tenore di vita ammonterebbe a 27.376 euro, puntualizza Ferrari. Con 500 euro di risparmi investibili ogni anno, quindi. Salendo sulla scala del reddito, aumenta naturalmente anche il tenore di vita, ma in misura meno che proporzionale. Così, «a una retribuzione lorda annua di 6omila euro (37.376 curo netti) corrisponderebbe un tenore di vita di 34.396 euro, mentre rispetto a un reddito lordo di 100 mila curo (57.874 netti) il tenore di vita sarebbe di 46.010 euro», conclude l'analista di Consultique.