Mifid 2 sdogana la consulenza indipendente a tutto beneficio dei risparmiatori

Consultique
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Mifid 2 sdogana la consulenza indipendente a tutto beneficio dei risparmiatori

L'intervista
L'intervista
  • Dottor Todeschini, quali sono i feedback relativi al tema della quotazione dei fondi su Borsa?
 La quotazione dei fondi in Borsa è una nuova opportunità per investitori e case prodotto che si aggiunge, in ottica complementare, al tradizionale sistema di distribuzione ma che, al contempo, sta stimolato un’ampia riflessione sul tema della commercializzazione dei fondi. Si tratta di un’iniziativa che si pone in continuità con l’obiettivo di Borsa Italiana di ampliare la gamma degli strumenti finanziari disponibili ad investitori istituzionali e retail sul mercato regolamentato e va nella direzione di rispondere all’esigenza di quelle società di gestione alla ricerca di una modalità moderna, aperta, trasparente ed efficiente per la distribuzione dei loro fondi. Sono molte le SGR, soprattutto quelle più indipendenti, che hanno infatti intrapreso questa strada; in poco più di un anno dall’avvio del segmento sono già 22 le case prodotto attive per un totale di 120 fondi disponibili*. Se si considera che furono necessari  ben cinque anni agli ETF in Italia per raggiungere una tale numerosità, si apprezza la rapidità con la quale l’iniziativa si sta affermando e la grande attesa con la quale è stata accolta. Grazie a questo rapido sviluppo, gli investitori hanno oggi a disposizione, tramite il mercato regolamentato ETFplus, non solo un’ampia gamma di strumenti passivi (ETF, ETC ed ETN) ma anche una differenziata e complementare scelta tra gestioni attive accessibili con i fondi quotati che vanno così ad estenderne ulteriormente le opportunità di investimento in una logica di architettura completamente aperta. Sono soprattutto gli istituzionali che in questa fase di avvio del segmento risultano tra i più attivi; la dimensione media degli scambi, intorno ai 96.000 euro, ne è sicuramente un indicatore. Ad ogni modo non va comunque trascurata una discreta attività retail che è rappresentativa della maggioranza del numero di contratti registrati. Per entrambe le categorie di investitori disporre di una modalità immediata e standardizzata per l’acquisto dei fondi con tempi certi in merito al NAV riconosciuto (quello del giorno di negoziazione) e ai tempi di liquidazione dell’operazione (T+3) sono i punti di forza più apprezzati della negoziazione dei fondi in Borsa. Una realtà che è destinata a crescere velocemente alla luce dell’interesse dimostrato da altre case prodotto, non necessariamente indipendenti, che nel prossimo futuro approderanno al segmento.
*dati al 6 giugno 2016

 
  • Il suo intervento nella tappa romana di Consultique & Friends ha illustrato lo stato dell’arte del mercato degli ETP e di quello dei fondi quotati. Cosa ci può dire in merito?
Il mercato degli ETF ed degli ETC ed ETN è in forte crescita ed i numeri che ho illustrato lo dimostrano. Il fenomeno ETF ormai è una realtà che nel mondo vale circa 3.000 miliardi di dollari di asset in gestione, di cui circa 500 in Europa nella quale l’Italia gioca un ruolo primario. Borsa Italiana è infatti la prima borsa europea per numero di contratti registrati su ETF, classifica che guidiamo sin dal 2005, e la seconda per controvalore secondo i dati FESE (Federation of European Stock Exchanges). Il successo riscosso dagli ETF tra gli investitori è anche riscontrabile dalle masse in gestione detenute in Italia (dati Monte Titoli) passate dai 24,8 miliardi di fine 2013 ai 43,28 miliardi di fine aprile 2016, con nuovi flussi in entrata che nel triennio 2013-2015 sono stati in media di 7 miliardi all’anno. L’accessibilità a svariate asset classes con trasparenza, efficienza e liquidità sono gli elementi che stanno spingendo l’espansione degli ETF tra una platea più ampia di investitori sia istituzionali che retail. Le strategie di investimento realizzabili e i mercati accessibili attraverso i 727 ETF e 301 ETC/ETN* quotati rappresentano una realtà che fino a pochi anni fa era non era nemmeno immaginabile; oggi invece prendere esposizione in modo diversificato sul mercato azionario sudamericano oppure asiatico o ancora su obbligazioni sia di stato che corporate dei paesi emergenti, per fare alcuni esempi, è alla portata di tutti con una semplice operazione tramite un unico accesso che è rappresentato dal mercato regolamentato ETFplus. Proprio all’interno di questa realtà consolidata abbiamo creato il segmento dei fondi aperti che confidiamo ricalcherà il percorso di crescita tracciato dagli ETF perché ad essi complementari nel fornire soluzioni di investimento attive ad un costo contenuto e con un processo totalmente elettronico ed automatizzato. A fine maggio le masse in gestione nei fondi aperti ammontavano a circa 59 milioni che confrontati con gli scambi, circa 72 milioni, mostrano come la quasi totalità dei volumi si siano concretizzati in investimenti stabili: la quotazione non ha di fatto incoraggiato l’attività di trading ma sta semplicemente consentendo un’agevole e trasparente investimento stabile in fondi. 
*dati al 26 maggio 2016

 
  • Con il nuovo albo dei consulenti finanziari, i risparmiatori potranno finalmente beneficiare dello sviluppo della consulenza indipendente. Cosa ne pensa?
L’assenza dell’albo ha rappresentato per anni un limite allo sviluppo della consulenza indipendente e la sua nascita, a distanza di quasi 10 anni dall’introduzione della MIFID, sdoganerà la professione a cui i risparmiatori potranno finalmente rivolgersi. Una sua estesa adozione sicuramente consentirà una migliore allocazione del risparmio, che troverà impieghi più diversificati, trasparenti ed efficienti ma soprattutto più allineati alle esigenze ed agli obiettivi d’investimento dei risparmiatori. L’elemento dell’indipendenza peraltro assume ancor più importanza alla luce della scarsa cultura finanziaria delle famiglie italiane che le rende più vulnerabili e incapaci di interpretare correttamente i vari servizi di investimento  soprattutto dal punto di vista dei conflitti di interesse.  Va notato che la svolta della professione consentirà inoltre l’ulteriore penetrazione nei portafogli degli investitori italiani di prodotti d’investimento come gli ETF, e i fondi aperti quotati che grazie alle loro caratteristiche mettono i consulenti indipendenti nelle migliori condizioni di creare portafogli ben diversificati, trasparenti con bassi costi di gestione e con alta liquidabilità e quindi gestibilità. I 1150 strumenti presenti ad oggi sul mercato ETFplus consentono ai consulenti indipendenti di svolgere al meglio la loro professione disponendo facilmente attraverso il mercato regolamentato di Borsa Italiana delle “materie prime” opportunamente da combinate sulla base delle caratteristiche e delle necessità degli investitori, nel rispetto dei criteri definiti dalla MiFID. Per questi motivi consulenza indipendente e mercato degli ETF e dei fondi aperti quotati beneficeranno l’uno della crescita dell’altro in modo sinergico favorendo lo sviluppo di servizi di investimento che valorizzino da un lato la professionalità dei consulenti e dall’altro gli interessi dei risparmiatori.