Fondi comuni, Etf e Bond per puntare sull’economia polacca

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Fondi comuni, Etf e Bond per puntare sull’economia polacca

Fondi comuni, Etf e Bond per puntare sull’economia polacca
ll Pil della Polonia ha registrato una costante crescita negli ultimi anni, sia con l’aumento dei consumi - legato agli incentivi pubblici - sia con investimenti finanziati in gran parte dalla Bei. Inoltre l’export è cresciuto molto a seguito della forte apertura internazionale, in particolare verso la Germania a cui è collegato circa il 25% del fatturato polacco. Fra le agenzie di rating, Moody’s ha assegnato un rating A2 grazie alla crescita e al consolidamento fiscale che ha permesso di migliorare il deficit pubblico.

Più cauto il giudizio di S&P che vede il rating a BBB+. Dopo aver toccato un allarmante tasso di disoccupazione nel 2004 pari al 20%, il livello si è gradualmente ridotto, fino ad attestarsi al 7% nel 2017. La politica monetaria polacca, come in gran parte d’Europa, è inflation targeting al 2,5%. Su base annua l’inflazione ad agosto si è assestata all’1,8%. Da marzo 2015 il tasso d’interesse di riferimento è dell’1,5%, su livelli minimi; esiste un’alta possibilità che la Banca intervenga con misure restrittive durante il 2018 con un livello di inflazione stabile e una buona crescita del paese. La curva dei tassi di interesse si presenta più ripida rispetto un anno fa, con decennale al 3,17%.

Da inizio anno l’indice azionario polacco WIG20 ha registrato un rally del 31%, grazie a un miglioramento della situazione macro del paese e con un’ottima crescita degli utili delle società, mentre il tasso di cambio verso l’euro da inizio anno è rimasto pressoché stabile. È possibile esporsi sul mercato polacco tramite Etf e fondi azionari e obbligazionari (non tutti gli strumenti riportati nella tabella sono disponibili su Borsa Italiana). In alternativa è possibile acquistare singoli bond governativi in valuta locale.