Gli ETF legati alla volatilità vanno maneggiati con cura

Consultique
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Gli ETF legati alla volatilità vanno maneggiati con cura

Gli ETF legati alla volatilità vanno maneggiati con cura
Su «Plus24» del 28 gennaio, a pagina 10, citate la volatilità quale strumento per difendersi dalle turbolenze che si prospettano per il 2016. Come molti piccoli investitori faccio fatica a puntare su prodotti decorrelati come questi, sia per incompetenza sia per oggettivi limiti operativi. Vi chiedo quindi approfondimenti. Meglio rivolgersi a fondi di tradizionali o ad un Etf? Ho trovato quotati a Milano quattro Etf di Lyxor, ma vedo che gli spread denaro lettera sono molto alti: intorno al 1,8%, come mai? E su quale puntare? Sono un tipo di investimento da mantenersi in modo stabile o va seguito e con quali criteri? Insomma vi chiederei di trattare in modo poi ampio tali strumenti.
 
 
«Investire nella volatilità dei mercati aiuta a decorrelarsi e a proteggersi da un mercato periodicamente soggetto a forti sbalzi come quello attuale - spiegano da Consultique -. Da agosto, durante i ribassi dei mercati, si è assistito a un conseguente aumento della volatilità, finita poi per attestarsi su valori più alti rispetto a quelli tradizionali». L’offerta degli Etf su Borsa Italiana comprende al momento tre strumenti che investono sulla volatilità del mercato americano, di cui due che replicano a leva l’andamento del sottostante. «Tali strumenti replicano il sottostante in modo sintetico e vanno trattati con cautela in quanto soggetti all’effetto contango - puntualizza Consultique -: in sintesi, la performance dello strumento potrebbe essere molto inferiore rispetto a quella dell’indice di volatilità che si vuole replicare, a causa dei costi inerenti la replica stessa. Inoltre questi strumenti hanno di solito bassi volumi di negoziazione poiché scarsamente utilizzati dagli investitori, ragion per cui possono presentare spread tra pezzo di acquisto e di vendita sono elevanti».
Prendendo in considerazione i fondi comuni, le alternative continuano a non essere numerose. Questi fondi sono caratterizzati da una strategia che vuole trarre vantaggio dai periodi di instabilità dei mercati, con volatilità sia un aumento che in diminuzione, tramite l’uso di derivati, tra cui futures e opzioni. Il costo della strategia è piuttosto elevato, difatti la commissione di gestione può arrivare anche al 3%; tuttavia nell’ultimo anno questi fondi si sono distinti per buone performance e una capacità di sfruttare i picchi di volatilità del mercato.
In sostanza l’investimento sulla volatilità rimane ancora una strategia estremamente complicata da comprendere, che necessita un costante monitoraggio e dunque consigliata solamente ad investitori esperti.