I costi elevati dei fondi che battono bandiera maltese

Consultique
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I costi elevati dei fondi che battono bandiera maltese

Recentemente sono stato attratto da una pubblicità apparsa sul sito di Borsa Italiana che promuove la negoziazione di fondi aperti in Borsa sottolineando il risparmio di costi. Incuriosito mi sono documentato sugli strumenti disponibili e oltre a notare la mancanza delle più grandi case di gestione ho notato la presenza di fondi domiciliati a Malta. Questi fondi offrono le stesse garanzie di quelli Italiani o Lussemburghesi? Lo chiedo anche alla luce dei loro notevoli costi di gestione, tutti intorno al 4%, che nel caso del fondo Aurora arrivano addirittura al 7% senza contare le commissioni di performance.

Almeno sulla carta, i fondi domiciliati a Malta, essendo di un Paese membro dell’Ue, offrono le stesse garanzie offerte da qualsiasi fondo domiciliato in un altro Stato membro. In realtà i fondi con ”cittadinanza” italiana, dopo gli interventi specifici della Banca d’Italia, offrono alcune garanzie in più sui metodi di calcolo della commissione di performance, quindi sia rispetto ai fondi maltesi, sia a quelli lussemburghesi, irlandesi o altri. Il lettore pone inoltre l’attenzione sui costi elevati e propone come esempio il fondo “Aurora Absolute Fund of Funds”, le cui commissioni ricorrenti come riportato dal Kiid risultano essere stimate al 7% annuo. «La ragione di tale costo elevato non dipende dal domicilio del fondo, bensì dalla tipologia del fondo e dall’incidenza dei costi fissi sul totale del patrimonio», spiega Giuseppe Romano della società di caonsulenza indipendente Consultique. Il fondo analizzato infatti è un “fondo di fondi”, pertanto le commissioni del comparto si riferiscono alla struttura duplicata dei costi, includendo sia le sue spese, sia le commissioni dei fondi sottostanti.

Il patrimonio del fondo è costituito quasi esclusivamente di ulteriori fondi che quindi avranno delle proprie spese che sono incluse ed evidenziate nella stima proposta sul documento sopracitato. «Tra l’altro diversi dei fondi acquistati dal fondo di fondi Aurora Absolute fund of funds non risultano essere classe istituzionale, quindi presentano costi elevati in linea con i prodotti destinati ad un pubblico retail», aggiunge Romano. In merito alle spese riferite al fondo queste includono una commissione di gestione dell’1,25%, delle spese amministrative dello 0,15% e delle spese di custodia dello 0,10%. A queste spese proporzionali devono essere incluse delle spese fisse, per esempio i corrispettivi pagati ai direttori del fondo o ad advisor professionali, che su un patrimonio non elevato come quello di Aurora Absolute Fund (a giugno 2017 poco superiore ai 2 milioni €) incidono molto in termini percentuali.