Plus24: intervento su Popolare di Bari e i dubbi dei correntisti

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Plus24: intervento su Popolare di Bari e i dubbi dei correntisti

Plus24: intervento su Popolare di Bari e i dubbi dei correntisti

Popolare di Bari e i dubbi dei correntisti

È successo ancora. Dopo la dichiarazione di fallimento del novembre 2015 di Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di risparmio di Ferrara e Carichieti; dopo il salvataggio delle due banche venete (Veneto Banca e Popolare di Vicenza) finite nell’occhio del ciclone nel 2016 rilevate per un euro da Intesa Sanpaolo; dopo il riassetto del Monte dei Paschi di Siena del giugno del 2017 e dopo i brividi provati anche a Genova, con il caso Carige, ora tocca alla Banca Popolare di Bari, il cui dissesto lascia migliaia di risparmiatori (tra azionisti e obbligazionisti) con il fiato sospeso. Nella notte tra domenica 15 e lunedì 16 dicembre 2020 è stato infatti varato il provvedimento per il salvataggio della banca pugliese. L’operazione vale circa 900 milioni di euro. Gli azionisti coinvolti sono 69mila per i quali si prospetta un aumento iper diluitivo che avrebbe l’effetto di azzerare il valo-re delle azioni. È tuttavia probabile, ma per ora non ci sono certezze, che come per le banche venete, per i soci coinvolti ci siano degli indennizzi o meccani-smi di compensazione. Il rischio di trovarsi in mano carta straccia è tuttavia concreto: a fronte di un patrimonio della banca di 440 milioni di euro si stimano perdite, dopo la pulizia dei crediti, nell’ordine di 400 milioni di euro. Plus24, che negli anni si è occupata anche dei reclami in arrivo da azionisti della banca pugliese, oggi risponde alle prime lettere di chi a vario titolo è coinvolto nella vicenda. A cominciare dai correntisti che sono circa 600mila privati e 100mila imprese.
Ho appena aperto un conto online alla Banca Popolare di Bari e la mattina dopo che cosa trovo sul quotidiano? Le grandi difficoltà che attanagliano questo istituto. Ora mi devo fidare a girare il mio stipendio e tutte le mie utenze? Visto ciò che è accaduto alla Banca di Vicenza e al Montepaschi non dovrebbero esserci problemi, eppure non si sa mai... Cosa mi consigliate? Marzio


risponde Plus24 - Federica Pezzatti (f.pezzatti@ilsole24ore.com)

Le problematicità della Banca Popolare di Bari che interessavano vari livelli della gestione della banca, dalla scarsa redditività, agli alti costi, alle elevate sofferenze, al collocamento di strumenti finanziari emessi dalla stessa banca, hanno portato lo scorso venerdì al commissariamento dell’istituto pugliese e all’approvazione di un decreto ad hoc da parte del governo.  «Il caso del lettore, ad ogni modo, non evidenzia particolari criticità – spiega Giuseppe Romano di Consultique Scf –. Se, come ha evidenziato, ha appena aperto un conto corrente, vi ha destinato un ammontare inferiore a 100mila euro e non ha avuto precedenti rapporti di altro tipo con la stessa Banca (acquisto di azioni o obbligazioni emesse dalla Banca Popolare di Bari) il suo conto è totalmente tutelato. In realtà, dato l’evolversi della situazione con l’esclusione di una procedura di risoluzione, i correntisti, anche con importi superiori ai 100mila euro possono tirare un respiro di sollievo». Anche se ci fosse stato un salvataggio interno della banca, peraltro, la normativa del bail-in prevede che i correntisti e i depositanti fino a 100mila euro siano tutelati dal Fondo interbancario di tutela dei depositanti. «Tale cifra si intende per depositante, quindi, nel caso di conto corrente cointestato tra due persone la quota tutelata cresce a 200mila euro», spiega Romano.