Sabato 27 luglio - Plus 24, p.7
Uno dei prossimi Etf a uscire di scena a Piazza Affari sarà l’ iShares Ftse Italia Mid-Small Cap: lo stop dovrebbe concretizzarsi nella seconda metà di agosto. Da inizio anno, secondo quanto risulta a Plus24, sono una trentina gli Etf che hanno interrotto le contrattazioni. Di per sé non significa scomparire del tutto dal listino, visto che in alcuni casi il delisting apre le porte alla fusione ad esempio con un altro strumento.
Tornando al caso Ishares, BlackRock commenta che «le decisioni relative alla nostra gamma di prodotti si basano su molteplici considerazioni, tra cui la loro idoneità all’interno dei portafogli di investimento, la domanda di prodotti e i riscontri degli investitori. La chiusura di un fondo fa parte del ciclo naturale dell’innovazione del settore e garantisce l’efficienza della nostra piattaforma di prodotti e del più ampio ecosistema di quotazione». L’investitore che è in possesso di uno strumento destinato al delisting deve informarsi sui motivi dell’operazione: capire se avrà in mano un nuovo strumento per effetto di operazioni di integrazione, oppure se sarà un delisting puro e in questo caso se l’uscita di scena riguarda solo Milano o altre piazze.
«I motivi principali - spiega Rocco Probo, analista Consultique - per cui avvengono i delisting sono legati al fatto che i prodotti hanno masse non sufficienti a rendere profittevole la quotazione . In realtà nell’ultimo anno vi è stata una fase di delisting o fusioni anche di strumenti con masse rilevanti, ma sulla base di logiche commerciali successive alla fusione tra Amundi e Lyxor ad esempio. Allo stesso modo si muoveranno probabilmente Credit Suisse e Ubs nei prossimi mesi, anche se il numero di strumenti interessati è molto più limitato».
L’investitore deve essere innanzitutto informato dall’intermediario. «In alcuni casi - conclude Probo - lo strumento non cessa di esistere, ma si limita la quotazione solo su mercati europei diversi da Borsa Italiana. In tal caso le valutazioni sono più che altro operative e legate al costo dell’investitore ad operare su mercati diversi da Borsa Italiana. Nel caso in cui, invece, fosse delistato da qualsiasi borsa allora la valutazione da fare è se vendere al mercato o attendere il rimborso.