Gli strumenti per esporsi alla crescita irlandese

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Gli strumenti per esporsi alla crescita irlandese

Gli strumenti per esporsi alla crescita irlandese
La crescita del Pil irlandese è stata del 7,2% nel 2017, supportata in particolare dall’export; il dato risulta influenzato anche dall’effetto distorsivo sul Pil da parte delle numerose multinazionali, attratte nel paese dal sistema fiscale favorevole ma che hanno un basso impatto positivo sull’economia interna dell’Irlanda.Per il 2018 il Pil risulta allineato ai precedenti e con una solida ripresa anche sul lato della domanda interna, con una crescita dei consumi e dei salari. E le previsioni per il 2019, pubblicate dalla Commissione Europea stimano una crescita del +4,5%, rispetto ad un +1,3% dell’UK. Secondo le stime, il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 5% entro fine 2019, un ottimo risultato considerate le gravi conseguenze della crisi nel 2009, con la perdita di moltissimi posti di lavoro, soprattutto nel settore delle costruzioni. L’inflazione si attesta sotto l’1% annuo e i rendimenti dei titoli governativi risultano negativi fino a una scadenza di 5 anni. Il decennale rende lo 0,96%. 

L’Irlanda è stata di forte interesse negli ultimi mesi per Brexit, dove il Paese risulta tra i nodi ancora da risolvere. In particolare sussiste il problema di come mantenere aperto il confine tra l’Irlanda del Nord – che come l’UK dovrebbe lasciare l’Ue a Marzo 2019 - e la Repubblica d’Irlanda. Nell’ultima settimana, dopo una lunga negoziazione si è trovato probabilmente un accordo “tecnico” sulla questione; la decisione potrebbe prevedere la permanenza provvisoria dell’UK nell’unione doganale europea e parzialmente nell’Ue, in attesa di una soluzione definitiva, prima della fine del periodo di transazione (fine 2020). È possibile esporsi sul mercato irlandese tramite Etf, fondi o acquistando titoli governativi.