Sarà, quindi, quello l’appuntamento in cui si decideranno i rapporti di forza con i repubblicani e socialisti, prima del quale difficilmente si potranno ipotizzare le politiche fiscali e le riforme che verranno effettivamente portate avanti,  incluso  il graduale taglio delle tasse sulle imprese dal33% al 25% promesso in campagna elettorale. Dovrà, tuttavia, fin da subito fare i conti  con un Paese  in  costante  stato di emergenza a causa dei numerosi casi di attacchi terroristici, in cui le istanze antieuropeiste restano forti, e con un’economia i cui segnali non sono ancora del tutto univoci.
La fiducia nello stato dell’industria francese ha,  infatti,  raggiunto  i massimi dal 2011, se misurata con il business confidence index di INSEE, a quota 104, in crescita di un punto rispetto al dato dell’ultimo trimestre del 2016, o dal livello degli investimenti  delle  società  francesi,  in aumento dell’1,3% nel dato tendenziale. Nonostante questo clima positivo da parte delle  imprese,  si  deve  necessariamente rilevare il rallentamento della crescita del Pil francese, che resta in ogni caso su livelli ancora molto bassi. Nel primo  trimestre del 2017, infatti, la crescita si è attestata a +0,3%  contro un dato pari  a +0,5% registrato nell’ultimo trimestre del 2016. A rallentarla sono stati i consumi interni, in aumento dello 0,1%  tendenziale nel primo trimestre del 2017, dopo il +0,6% dell’ultimo  trimestre  2016.  Tuttavia,  la domanda interna potrebbe trarre beneficio dalla graduale contrazione del tasso di disoccupazione  vista  negli  ultimi  mesi. Attualmente, il dato resta ancora su percentuali  elevate,  pari  al  10,2%;  il  dato sfiora il 24%, se analizzato nella fascia di popolazione più giovane.
Gli strumenti disponibili sul mercato ETFplus per investire nell’azionario francese sono complessivamente quattro, tutti replicanti del principale listino delle quaranta società con maggiore capitalizzazione del Paese, ovvero il Cac 40. Con gli strumenti disponibili su Borsa Italiana non è, quindi, ancora possibile replicare indici più diversificati, in termini di capitalizzazione, come invece avviene su altri mercati. Per accedere alle blue chip d’Oltralpe con una strategia lunga delta 1, esistono due Etf: l’Amundi Etf Cac 40 e il db x-trackers Cac 40, che riflettono entrambi, puntualmente, le performance del listino francese, tramite la replica fisica completa. L’unica differenza tra i due prodotti si trova nella politica di gestione dei dividendi: accumulati  nel  primo Etf, distribuiti  con  il secondo.
ETF Securities offre, invece, la possibilità di esporsi alle principali azioni quotate sulla Borsa di Parigi con due strategie a leva 3x, grazie a due Etn: Etfs 3x Daily Short Cac 40 per puntare sul ribasso dell’indice francese e Etfs 3x Daily Long Cac 40 per guadagnare sulla salita dello stesso benchmark. 
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