Investe in Etf e vuole conoscerne tutti i rischi

Consultique
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Investe in Etf e vuole conoscerne tutti i rischi

Il quesito del lettore su Plus24 del 25 marzo 2017
Sono un investitore privato e da circa sei mesi ho iniziato a investire in Etf. Vi chiedo se:
1) esistono rischi per l’investitore in caso di fallimento di un emittente;
2) se è obbligatorio che gli Etf siano nominativi e non possano essere intestati a due soggetti cointestatari dello stesso deposto titoli;
3) essendo intestati a un solo soggetto, in caso di successione, l’altro intestatario del deposito titoli ha diritto solo alla quota derivante dalla successione oppure, oltre a questa, anche alla quota del 50%?
L'intervento del nostro Ufficio Studi e Ricerche
L'intervento del nostro Ufficio Studi e Ricerche
Precisiamo il punto 1) Consultique: «La normativa Ucits, che riguarda tutti gli Etf quotati su Borsa Italiana e la maggior parte di quelli europei, prevede che questi strumenti abbiano un patrimonio autonomo e completamente separato da quello dell’emittente e non aggredibile da terzi in caso di fallimento dell’emittente. Questa caratteristica rappresenta quindi in generale una garanzia per l’investitore che acquista questi strumenti. Il rischio da considerare è, tuttavia, quello legato alla controparte in merito agli strumenti con replica sintetica e al prestito titoli».

Come già ribadito in caso di replica sintetica unfunded, infatti, l’emittente acquista un paniere di titoli collaterale che, attraverso un contratto di swap, scambia con le performance del benchmark. In questo caso esiste quindi un rischio legato alla controparte con cui l’emittente stipula il contratto di swap. Questo rischio è comunque ridotto dalla normativa Ucits e dalla prassi dei gestori che tendono a sovracollateralizzare l’esposizione. Il rischio di controparte è più rilevante nel caso degli Etf a replica sintetica funded, in cui non vi è l’acquisto di un paniere di titoli collaterale, e in cui un default della controparte può generare problemi maggiori riguardo alle possibilità di recupero. «Il rischio di controparte esiste anche nel caso di Etf a replica fisica, ma solo limitatamente al caso in cui vi è un prestito titoli. Questa è una pratica comune in tutta l’industria dei fondi Ucits, quindi non vale solo per gli Etf, e prevede la possibilità di prestare una parte o la totalità dei titoli detenuti ad una controparte con l’impegno di quest’ultima a restituirli in futuro. Chiaramente esiste un rischio di controparte legato all’eventualità in cui questa non rispetti l’accordo. Al fine di ridurre tale rischio si pone del collaterale a garanzia dell’operazione.

«Riguardo alla questione legata alla titolarità dell’Etf si deve specificare che non è obbligatorio che gli ETF siano nominativi – spiegano da Consultique –. Anzi, in alcuni prospetti è esplicitamente specificato che tali strumenti sono al portatore, mentre in altri viene lasciata facoltà di scelta all’investitore. L’investitore, se interessato, dovrebbe consultare i prospetti disponibili sui siti degli emittenti o contattare direttamente la banca sulla quale ha aperto il deposito titoli. Nel caso in cui fossero intestati ad un solo soggetto, in caso di successione, il cointestatario del conto avrà diritto unicamente alla quota derivante dalla successione, secondo la normativa sul tema».


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