Investire nel mondo: Hong Kong

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Fari puntati sulle proteste dei giovani ad Hong Kong per le ingerenze cinesi
Fari puntati sulle proteste dei giovani ad Hong Kong per le ingerenze cinesi
Le proteste contro le ingerenze cinesi, ad Hong Kong sono anche dettate da disuguaglianze sociali crescenti e a una condizione economica sempre più in bilico di cui soffrono in particolare le fasce più giovani della popolazione. Il ruolo di Hong Kong negli ultimi anni è mutato sensibilmente all’interno della complessa economia cinese. Dal 18% del 1997 il Pil di Hong Kong è sceso all’attuale 3%. Dietro al forte progresso si nascondono sempre forti squilibri. Una persona su 5 a Hong Kong vive in stato di povertà e i prezzi degli immobili continua a crescere spinto da una domanda sempre abbondante e da un'offerta limitata dalle dimensioni della città. La situazione delicata è stata ulteriormente destabilizzata dalla stessa protesta che ha inciso negativamente sulle prospettive dell’economia. Resta comunque basso al 2,9% il tasso di disoccupazione, sebbene sia in crescita, mentre l’inflazione sale al 3,2%. L’inclinazione negativa della curva dei rendimenti evidenzia la condizione di recessione dell’economia hongkonghese. Fino all’inizio di marzo scorso era inclinata positivamente, per poi inclinarsi negativamente nel mese successivo, comunque prima dell’inizio ufficiale delle proteste il 9 giugno scorso, a conferma che le difficoltà economiche erano consistenti già prima delle manifestazioni. Da allora il comparto azionario sta soffrendo: l’indice Msci Hong Kong ha accusato in questo periodo una sottoperformance in euro di quasi il 10% rispetto all’indice Msci Asia ex.Japan, bruciando un vantaggio di oltre 5% generato nella prima metà dell’anno. È possibile esporsi sul mercato di Hong Kong con Etf o fondi azionari. Sui mercati locali sono scambiate i bond in dollari hongkonghesi, mentre alcune serie di obbliga-zioni sono disponibili in dollari.