Plus24: 70enne valuta una polizza di ramo primo

Consultique
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Plus24: 70enne valuta una polizza di ramo primo

70.ENNE VALUTA UNA POLIZZA DI RAMO I
70.ENNE VALUTA UNA POLIZZA DI RAMO I

Gradirei un vostro parere sulla seguente proposta di investimento assicurativo che mi hanno fatto in banca: si tratta di una soluzione di Intesa Sanpaolo Vita. Il prodotto si chiama Obiettivo Sicurezza Insurance Edizione 01/2020 codice A1TU4. Sono un cliente settantenne con nessuna voglia di rischiare sul capitale. Non cerco prodotti per la pianificazione ereditaria ma soluzioni da utilizzare eventualmente anche riscattando in vita.

Va premesso che la sua lettera è giunta in redazione prima dell’esplosione della crisi profonda che si è creata dopo la scoperta dei numerosi contagi da corona-virus di soggetti italiani, che ha innescato sui mercati azionari forti ribassi. La sua voglia di sicurezza quindi non è dettata da emotività, ma pare un’istanza originata dalla sua bassa propensione al rischio e probabilmente anche dall’età. A rispondere alla sua domanda sulla polizza che le ha proposto la banca è Consultique che abbiamo coinvolto nell’analisi.
«La soluzione prospettata è una polizza assicurativa di Ramo I a vita intera, le cui prestazioni sono collegate al rendimento di una gestione separata, denominata “Trendifondo Intesa Vita”», premettono dalla società di consulenza finanziaria. Il prodotto prevede il versamento di un unico premio iniziale, non inferiore a 10mila euro; non sono ammessi versamenti aggiuntivi. In caso di decesso dell’assicurato non sono previste maggiorazioni rispetto al capitale rivalutato sulla base dei rendimenti della gestione separata. Il contratto prevede comunque un capitale minimo garantito in caso di de-cesso, che corrisponde al premio versato al netto dei costi di caricamento.
«Con riferimento alla redditività, si osserva che la gestione separata nel 2019 ha ottenuto un rendimento al lordo dei costi pari al 2,76%, un livello ancora discreto considerati gli attuali tassi d’interesse», spiegano da Consultique. Secondo gli analisti nonostante negli ultimi tre anni il risultato “lordo” sia rimasto abbastanza stabile tra il 2,5% e il 2,80%, è comunque prevedibile una diminuzione dei rendimenti della gestione separata per gli anni a venire.
I costi ai raggi x
Per poter esprimere un giudizio complessivo sul prodotto, è necessario analizzare anche la struttura dei costi, che risulta essere molto articolata nel caso di questi prodotti. Un primo onere da considerare è dato dal costo di caricamento sul premio unico, pari allo 0,5% fino a 500mila euro di versamento. Oltre tale soglia, il caricamento diminuisce allo 0,25%. Il premio versato, dunque, non viene intera mente investito nella gestione separata. Dal rendimento lordo di quest’ultima, poi, viene trattenuto come costo di gestione l’1,30%. La rivalutazione netta del 2019, tenuto conto di questo costo, sarebbe stata pari all’1,46%. Si deve poi prestare attenzione alle penali (al massimo 2%) nel caso di riscatto in vita della polizza.
È importante osservare che a causa del costo di gestione, nel caso in cui il rendimento lordo di “Trendifondo” non fosse capiente per assorbire tale onere, la rivalutazione netta risulterebbe negativa, provocando una diminuzione del capitale assicurato rispetto all’anno precedente. Le prestazioni che vengono riconosciute di anno in anno non sono, quindi, definitivamente acquisite. In caso di riscatto, inoltre, nonostante il capitale minimo sia pari a quello garantito in caso di decesso, la presenza delle penali da applicare incide negativamente sul valore di rimborso.
I pro e i contro
La complessa struttura di costi, dunque, va ad erodere in modo significativo la redditività netta dell’investimento e in parte anche le garanzie offerte. Queste considerazioni penalizzano il giudizio complessivo del prodotto, che, secondo Consultique, non risulta particolarmente attraente.Tuttavia, bisogna ricordare che le polizze ramo I sono legate a una gestione separata che contabilizza i titoli al costo storico e non ai valori di mercato. La rivalutazione della gestione (che serve a calcolare il rendimento annuo da retrocedere agli assicurati) dipende dunque essenzialmente dal flusso cedolare e dalle plusvalenze realizzate dal trading sui titoli nell’anno. Le polizze di questo tipo risultano dunque protette dall’andamento negativo dei mercati e hanno anche il vantaggio che non pagano il bollo (0,20%) che colpisce gli altri investimenti.