Plus24: Il riscatto della laurea light e il perimetro che si allarga

Consultique
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Plus24: Il riscatto della laurea light e il perimetro che si allarga

IL RISCATTO DELLA LAUREA LIGHT E IL PERIMETRO CHE SI ALLARGA
IL RISCATTO DELLA LAUREA LIGHT E IL PERIMETRO CHE SI ALLARGA

Sono interessato ad effettuare il riscatto della laurea ai fini pensionistici usufruendo del regime agevolato recentemente introdotto. Sono nato nel 1988 e vorrei riscattare i 5 anni del mio corso di studi (laurea triennale + laurea magistrale) che ho iniziato nel 2007 e ho terminato nel 2012 (in corso). Ho iniziato a lavorare l'anno successivo (nel 2013). In seguito alla recente circolare Inps 6/2020 mi è parso di capire che i benefici del riscatto agevolato siano stati ridotti ma non ho capito in cosa consistano questi minori benefici e se anche la mia situazione si impattata da tali modifiche. Mi potreste aiutare ad avere un quadro più chiaro circa vantaggi e svantaggi di un mio eventuale riscatto agevolato?

RISPONDE CONSULTIQUEIl riscatto agevolato di laurea, disciplinato dal Decreto-legge n. 4 del 28/01/2019, è al centro dell’attenzione a seguito della circolare Inps n. 6 del 22/01/2020. Esso consente di pagare un importo fisso, piuttosto contenuto (5.260 euro nel 2020) per ogni anno riscattato. La circolare ha ampliato la platea dei lavoratori che possono richiedere tale forma di riscatto. In particolare, il riscatto di laurea si può richiedere anche se il periodo si colloca negli anni ante 1996 a condizione di richiedere il ricalcolo contributivo dell’intera posizione.
In linea generale, come spiegato dal Sole 24 Ore del 3 febbraio 2020, il riscatto light con preventiva opzione per il contributivo può essere giustificabile se si punta alla pensione anticipata ordinaria, attualmente raggiungibile con 42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno le donne o all’anzianità contributiva richiesta da quota 100 (38 anni) o da Opzione donna (35). Più in generale invece per chi punta alla pensione di vecchiaia tale operazione non determina vantaggio in presenza del requisito già maturato dei 20 anni.
Venendo a quanto richiesto dal lettore, secondo quanto previsto dalla Riforma Dini, possono richiedere il ricalcolo contributivo coloro che hanno meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, hanno almeno 15 anni di contribuzione complessiva di cui almeno 5 nel sistema contributivo. Inoltre, la circolare chiarisce che ai fini della maturazione del diritto a pensione, i periodi oggetto di riscatto vengono considerati nella loro collocazione temporale, quindi un soggetto, a seguito del riscatto, potrebbe acquisire la decorrenza della pensione in data antecedente a quella della domanda di riscatto.
In questo caso però, ai fini della misura della pensione, la rivalutazione del montante individuale dei contributi ha effetto dalla data di domanda di riscatto, quindi in sostanza il contributo del riscatto non viene valorizzato come versato ab origine.
«Questa circolare non ha quindi portato alcun effetto sul giovane lettore, che essendo contributivo puro, già da prima poteva riscattare gli anni di laurea in forma agevolata – spiegano da Consultique che ha analizzato il caso –. Ipotizzando che sia nato a gennaio 1988 e che abbia iniziato a lavorare a gennaio 2013, senza riscatto di laurea, sulla base della normativa attuale, accederà al pensionamento a gennaio 2055, all’età di 67 anni, con il requisito degli attuali 64 anni di età con 20 anni di contribuzione (requisito anagrafico da adeguare all’aspettativa alla speranza di vita)». Riscattando 5 anni di corso legale di laurea, il lettore anticiperà la decorrenza della pensione a luglio 2053, ovvero accederà al pensionamento 1 anno e 6 mesi prima rispetto alla decorrenza stimata in ipotesi di non riscatto, in quanto accederà secondo il requisito contributivo degli attuali 42 anni e 10 mesi, requisito da adeguare all’aspettativa alla speranza di vita. «Considerando che mancano ancora diversi anni al pensionamento e che il beneficio al momento in termini di decorrenza della pensione sembra essere irrisorio, si consiglia di rimandare la scelta del riscatto o meno degli anni di laurea all’avvicinarsi dell'età pensionabile, quanto sarà anche maggiormente delineata l’effettiva posizione contributiva», concludono da Consultique.