Plus24: In cerca di rendita tra polizza e “fai da te”

Consultique
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Plus24: In cerca di rendita tra polizza e “fai da te”

IN CERCA DI RENDITA TRA POLIZZA E “FAI DA TE”
IN CERCA DI RENDITA TRA POLIZZA E “FAI DA TE”
Sono preoccupato per il futuro di una cara persona che non ha potuto costruirsi una valida alternativa alla pensione contributiva che sarà molto bassa. Quindi l'idea sarebbe quella di metterle a disposizione una rendita mensile certa per un periodo predefinito di 20 anni. Le proposte che ho ricevuto finora sono molto onerose. Come esempio per riconoscere una rendita mensile di mille euro per 20anni dovrà essere versato un capitale anticipato di 24omila euro, vorrei se possibile un consiglio su come ottenere e con quali strumenti
ima rendita mensile di tale importo, incassabile anche in caso di premorienza del beneficiario. Finora le uniche proposte ricevute di polizze vita con opzione rendita sono penalizzate dalla tassazione elevata e in ultima analisi anche a rischio in caso di un'eventuale ristrutturazione del debito italiano.

Quella di pensare al futuro di una persona cara, magari non necessariamente legata da parentela è un'esigenza che sta crescendo anche considerando la sempre maggiore incidenza di convivenze in un contesto in cui le tutele pubbliche (leggi pensione) stanno via via riducendosi. Uno strumento indicato è quello della rendita che effettivamente viene però ancora poco utilizzato in Italia.
In generale guardando i dati forniti dall'associazione delle compagnie (Ania) più recenti, risulta che nel triennio 2016-2018 la propensione alla rendita - cioè il rapporto tra le rendite attivate (sia come numero sia come importo) - sia ancora molto bassa. La media ponderata del tasso di propensione alla rendita è stata dello 0,763% in termini di importi erogati.
Insomma, tra rendita e capitale sono pochi quelli che decidono di rinunciare all'incasso del cash alla fine di un contratto assicurativo giunto a scadenza. Si preferisce la gallina oggi all'uovo domani. Insomma, a scegliere la rendita sono poche persone (meno di una su cento) e si preferisce l'incasso del capitale maturato a scadenza. A pesare sono senz'altro anche le condizioni dei contratti che possono apparire poco attraenti.
«Le compagnie offrono varie tipologie di rendite immediate ciascuna caratterizzata da un coefficiente di conversione in rendita che dipende da vari fattori, in primis l'età del richiedente» spiegano da Consultique SCF. In effetti un coefficiente di conversione in rendita rappresenta il numero di anni necessari, data una speranza di vita attesa, a recuperare un capitale sotto forma di rendita. Nel caso indicato dal lettore la rendita annua è pari a 12mila euro su un capitale di 240mila a cui corrisponde un coefficiente di conversione in rendita del 5% - Esso sta ad indicare che ci vogliono 20 anni di vita residua incassando 12.000 euro annui per recuperare il capitale di 240.000 euro (240.000/12.000). Tale coefficiente è applicato generalmente ad un 65enne con una speranza di vita di 85 anni in modalità vitalizia ma non reversibile. Quindi in caso di premorienza la rendita si estingue.
«La reversibilità del coefficiente abbatte il tasso di conversione tanto di più quanto più giovane anagraficamente è il beneficiario a quanto più alta è la percentuale di rendita da assegnargli», continuano da Consultique.
Altre tipologie sono la rendita certa per 5-10 anni oppure con la contrassicurazione che, in caso di premorienza, l’eventuale capitale residuo va agli eredi. Anche queste prevedono, anche se in maniera inferiore, una riduzione del coefficiente rispetto all'ipotesi della non reversibile.
«L'alternativa alle polizze a rendita immediata è il fai da te, attraverso un investimento diretto in maniera prudenziale del capitale ed un piano di erosione mensile/annuale del fabbisogno economico programmato (rendita). Il consiglio è comunque di essere assistiti da un consulente finanziario esperto in pianificazione successoria in quanto vanno anche valutati eventuali problemi ereditari considerando il ruolo di eventuali eredi legittimi. Va detto che da questo punto di vista le polizze sono l'unico strumento che fuoriesce dall'asse ereditario.
Circa il suo dubbio sulla solidità delle compagnie in relazione ai titoli di Stato domestici presenti nelle riserve matematiche assicurative va ricordato che, in caso di insolvenza, gli impegni verso gli assicurati sono al top delle procedure di liquidazione. Ma se ha dubbi su questo meglio scegliere le società assicurative più solide.

f.pezzatti@ilsole24ore.com