Polizza ramo I, valido antidoto se i tassi salgono

Consultique
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Polizza ramo I, valido antidoto se i tassi salgono

Polizza ramo I, valido antidoto se i tassi salgono
Sono un vostro lettore e vorrei, se possibile, un vostro parere su un prodotto finanziario di tipo assicurativo che mi ha proposto la banca. Ho un basso profilo di rischio. Il prodotto è Double Prestige (codice DP11) di Axa Mps Assicurazioni vita.

risponde Federica Pezzatti 
f.pezzatti@ilsole24ore.com

Inizio con il dire che in un periodo in cui quasi tutti gli operatori puntano sulla proposta di polizze multiramo o di unit linked (polizze finanziarie con rischio a carico del cliente), pare già una buona notizia che la sua banca le abbia proposto invece una più conservativa polizza rivalutabile (di ramo I), soluzione non più caldeggiata (se non in abbinamento con contratti finanziari attraverso prodotti ibridi) in quanto diventata troppo onerosa per le compagnie assicurative che devono riservare maggiori capitali per questo tipo di strumento secondo i criteri previsti dalla direttiva Solvency II. 

Nel caso della polizza Double Prestige il premio versato – con un minimo di 100mila euro - si rivaluta annualmente sulla base dell’andamento della cosiddetta gestione separata (Gs). «La polizza Double Prestige è collegata alla gestione Mpv12, che investe circa il 50% in titoli di Stato, con una esposizione al mercato italiano del 35% (inferiore alla media delle Gs pari al 48%) -, spiegano da Consultique dove hanno analizzato il contratto e la rendicontazione di polizza -. A differenza della maggior parte delle Gs tuttavia, la Mpv12 presenta nel patrimonio una quota piuttosto rilevante (22%) investita in fondi comuni di cui non è possibile conoscere la composizione obbligazionaria, piuttosto che azionaria». 

Rispetto a un investimento diretto in titoli obbligazionari – ad esempio l’acquisto di un BTp o di un bond societario - le Gs hanno il vantaggio di presentare un patrimonio ben diversificato, riducendo il rischio emittente e il rischio Paese, inoltre mantengono i titoli iscritti a costo storico, ovvero al costo di acquisto. «Quest’ultimo elemento in particolare risulta molto positivo, poiché permette all’investimento di non risentire della volatilità dei prezzi dei bond in fasi di variazioni dei tassi, rendendo questo tipo di polizza molto interessante soprattutto in un periodo di tassi molto bassi», precisano da Consultique. Da sottolineare inoltre come il rendimento annuo derivante dalla polizza, come definito da contratto, non possa essere negativo; elemento di garanzia per il risparmiatore che, se ci fosse un chiarimento in questo senso da parte dell’Authotity, potrebbe rischiare di scomparire nelle polizze di nuova sottoscrizione per le quali potrebbero essere applicate anche delle innovazioni sul calcolo del rendimento (si veda l’articolo del 17 marzo 2018 di Plus24). 

La Gs Mpv12 ha presentato un rendimento nel 2017 del 2,86% lordo, leggermente inferiore alla media, a cui va sottratta una commissione di gestione variabile in base al capitale assicurato, da un massimo dell’1,3% (con premio inferiore a 250mila euro) a un minimo dello 0,75% (con premio superiore a 1,5 milioni). «Ipotizzando il versamento da 200mila euro quindi, il rendimento netto riconosciuto all’assicurato nel 2017 sarebbe stato pari all’1,56%, inferiore al rendimento annuo a scadenza del BTp italiano decennale, ma con il vantaggio della garanzia del capitale, della maggiore diversificazione tra titoli e dell’attenuazione del rischio Italia e della maggiore stabilità nelle fasi di variazione dei tassi o di incertezza politica», notano da Consultique. 

La polizza in esame prevede la liquidazione periodica del rendimento ottenuto dalla Gs o, su richiesta del contraente in fase di sottoscrizione, la possibilità di richiedere la capitalizzazione delle rivalutazioni maturate, elemento di vantaggio che permette di consolidare la performance, che risulta definitivamente acquisita. 

Veniamo ora alle note dolenti: in caso di riscatto sono previste delle penali decrescenti per i primi tre anni dalla sottoscrizione, dall’1,25% allo 0,75%, pertanto si tratta di un prodotto da sottoscrivere con un’ottica di mantenimento in portafoglio nel medio-lungo periodo, al fine di coprire l’investimento del portafoglio nella parte obbligazionaria a basso rischio, in una fase di tassi molto bassi e in lento rialzo. Anche perchè le polizza Ramo I sono esenti dall’imposta di bollo che pesa su tutti gli altri investimenti. Più semplificata anche la tassazione rispetto all’investimento diretto: in caso di capitalizzazione delle rivalutazioni viene posticipata al momento della prestazione (a scadenza, in caso di riscatto, in caso di decesso), e risulta pari in media al 20%.