Consultique
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Analisi sui flussi degli ETF obbligazionari USA

Durante tutto il 2013 l'imminente inizio del tapering aveva lasciato spazio a qualche dubbio sulla possibilità che l'investimento obbligazionario potesse continuare a riscontrare il successo che ne aveva caratterizzato le sorti negli ultimi anni.


I più aggiornati dati sul mercato degli ETF obbligazionari americani mostrano però un trend positivo nei flussi netti in entrata su tutte le principali categorie di ETF dedicati a questa asset class, andando così a smentire quanto pronosticato da molti lo scorso anno.


A farla da padrona sono state ovviamente le categorie core del debito: corporate, governativo e aggregate, con la prima che ha fatto registrare da inizio 2014 flussi netti in entrata per circa 7 miliardi di dollari.


Marginale, ma comunque positivo, il risultato su asset class più di nicchia, primi fra tutti gli emerging bond. L'emorragia che aveva condizionato questa micro asset class nella seconda parte del 2013 e nei primissimi mesi del 2014 sembra ormai rientrata. Complessivamente gli ETF su bond emergenti hanno raccolto circa 1,2 miliardi di dollari da inizio anno e il trend di crescita appare in consolidamento.


La exit strategy iniziata dalla FED non sembra in questa fase toccare neanche i prodotti più legati al QE, ovvero le security collateralizzate: gli ETF su ABS ed MBS hanno raccolta complessivamente 500 milioni nei primi 6 mesi del 2014.


Nel complesso il mercato obbligazionario si dimostra ancora tonico e capace di attrarre l'interesse degli investitori nonostante rendimenti ormai molto risicati.