La carica dei consulenti "solo a parcella"

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La carica dei consulenti "solo a parcella"

La carica dei consulenti

A dieci mesi dall'avvio dell'Albo sono già 232 gli advisor indipendenti

A Verona, al via FeeOnly Summit, le due giornate organizzate da Consultique SCF

A dieci mesi dall'avvio dell'albo hanno raggiunto quota 232 è crescono al ritmo di una ventina al mese. È la fotografia dei consulenti finanziari fee-only, quelli cioè che vengono retribuiti esclusivamente dai clienti per l'attività di consulenza prestata, senza possibilità di ricevere commissioni dagli intermediari come banche, Sgr o Sim. A scattarla è l'associazione di settore Nafop, che domani e merçoledì parteciperà a Verona (presso Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra, di fronte all'Arena) al FeeOnly Summit, evento annuale organizzato dalla società di consulenza e network di consulenti indipendenti Consultique SCF, che avrà come obiettivo principale proprio fare il punto della situazione su questo mercato.

«Dopo lunga attesa, lo scorso dicembre è partito l'Albo unico della consulenza finanziaria, con due sezioni ad hoc per gli autonomi e le società di consulenza finanziaria fee only, ricorda Cesare Armellini, presidente di Consultique e di Nafop. «Da quel momento si sono aperte nuove strade per chi opera nel settore: chi esercitava la professione di advisor fee-only fino al 2007 (data di introduzione della direttiva Mifid I) ha già provveduto all'iscrizione, mentre chi opera come consulente in filiale o presso le reti può chiedere l'iscrizione tra gli autonomi e la procedura burocratica richiede circa tre mesi. I tempi sono invece un pò più lunghi per i neolaureati e i professionisti come avvocati e commercialisti che vogliono avviare l'attività di consulente in maniera autonoma perché occorre superare l'esame nazionale gestito dall'Ocf (l'organismo di vigilanza dell'albo)».

Una svolta che, combinata con l'evoluzione normativa in direzione di una crescente trasparenza in Paese il segmento degli advisor a parcella, che fin qui hanno costituito una piccola nicchia rispetto ai quasi 55mila consulenti totali. ·«Gli iscritti nelle nostre sezioni crescono al ritmo di circa venti al mese e stimiamo un'accelerazione nei prossimi mesi per arrivare intorno a quota 500 a fine 2020», continua Armellini. «Finora le regioni più rappresentate sono nell'ordine Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, che insieme coprono quasi 1'80% degli iscritti». 

Il FeeOnly Summit sarà l'occasione per fare il punto sullo sviluppo della professione, a cominciare dalle competenze necessarie per rispondere a una domanda che «non è più limitata agli investimenti finanziari, ma riguarda tutto il patrimonio delle famiglie, includendo anche gli ambiti assicurativi, previdenziali e di gestione del passaggio ·generazionale». In programma tavole rotonde, e conferenze istituzionali con la presenza di rappresentanti delle istituzioni, speech tecnici, momenti di approfondimento sui nuovi trend di mercato a cominciare dalla crescita delle fintech (società che innovano il mercato dei servizi finanziari puntando sulla forza del digitale) e delle cripto valute, di formazione e di confronto. L'evento permetterà di ricevere i crediti Efpa (l'ente non profit che su scala europea si occupa di certificare le competenze dei consulenti finanziari, fissando gli standard per i programmi formativi) e alcune tavole rotonde verranno realizzate coinvolgendo l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine degli Avvocati. Il Summit chiude il mese dell'Educazione Finanziaria, con una conferenza dedicata ai risparmiatori.