Omicron e l'andamento dei mercati azionari

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Omicron e l'andamento dei mercati azionari

Omicron e l'andamento dei mercati azionari

La pandemia globale non ha fine, la nuova variante

Nell’avvicinamento alle festività di fine anno, il virus sta tornando a fare paura. Le restrizioni da parte degli stati sono aumentate, soprattutto, in seguito alla notizia di poche settimane fa della scoperta di una nuova variante proveniente dal Sud-Africa: l’Omicron.
Le società biotecnologiche, che hanno realizzato i vaccini finora somministrati, si sono espresse al riguardo senza rassicurare completamente il mercato e la popolazione mondiale. Infatti, le dichiarazioni sono state discordanti.
L’AD di Moderna ha affermato che i vaccini presenti attualmente sono poco efficaci sulla nuova variante “Omicron” e sulle future possibili mutazioni, rispetto a come siano stati efficaci sulle varianti precedenti del coronavirus. Mentre Pfizer-BioNtech affermano che un ciclo di tre dosi del vaccino contro il Covid potrebbe garantire una elevata protezione contro la nuova variante Omicron. Secondo dei test di laboratorio, infatti, con la terza dose di vaccino gli anticorpi neutralizzanti aumenterebbero in maniera elevata rispetto al caso di un individuo con 2 sole dosi. Allo stesso modo le società hanno informato che nel caso di necessità sono pronte a modificare l’attuale vaccino e ad introdurre quello nuovo per la variante Omicron fra un centinaio di giorni, circa a marzo 2022. Ciò che conta sarà l’andamento dei contagi da Omicron nelle prossime settimane, in modo tale da studiare e analizzare come la stessa variante agisce sui vaccinati e in che modo si espande. I dati a disposizione sono ancora limitati, anche se si coglie che la nuova variante potrebbe essere più trasmissibile rispetto alle precedenti, ma anche molto più lieve.
Bisogna, infatti, sottolineare, come concordano le aziende farmaceutiche e gli scienziati, che la realtà delle indagini verrà in superficie solamente dopo qualche settimana o mesi dalla scoperta della nuova variante, quando probabilmente si saprà qualcosa in più e si avranno più dati a disposizione.
Intanto gli stati, seguendo l’iter utilizzato da Israele dove si pensa già alla quarta dose, stanno continuando a somministrare le terze dosi degli antidoti presenti sul mercato contro il Covid. Inoltre, sono state introdotte anche nuove restrizioni. Per esempio, la Gran Bretagna ha indicato la possibilità di tornare ad incentivare lo smart working e a parlare di ulteriori utilizzi del passaporto Covid per particolari eventi.
La dinamica di questo andrà sicuramente a colpire nuovamente il settore farmaceutico e delle biotecnologie, già fortemente influenzato nell’ultimo anno con la creazione e la scoperta dei vaccini a mRNA poi utilizzati contro Covid.
Dal grafico si può osservare l’andamento del mercato azionario globale concentrato sul settore Healthcare (sanitario) rispetto al comparto azionario globale diversificato dal 1° aprile 2021 ad inizio dicembre 2021. Il confronto è stato realizzato con data iniziale il periodo in cui i maggiori stati sviluppati hanno iniziato ad un ritmo elevato a somministrare i vaccini anti-Covid alla popolazione. Attualmente nel periodo considerato i due indici risultano essere in linea, ma soprattutto nella stagione estiva si osserva come l’indice azionario settoriale abbia sovra-performato l’indice azionario globale diversificato, trascinato dalle società sanitarie legate alla realizzazione del vaccino, degli strumenti di analisi, di monitoraggio, di test e di assistenza sanitaria. Nell’ultimo periodo a causa delle varie problematiche legate alla scoperta di nuovi ceppi del virus, al rialzo dei contagi e alle problematiche relative alla difficoltà di raggiungere la totalità di vaccinati, a causa della restante parte di popolazione restia al vaccino e quindi ancora non vaccinata, il settore ha arrancato rispetto all’indice diversificato.
Nel riquadro vengono mostrate 13 strumenti esposti al settore Healthcare e Innovation Healthcare quotati su Borsa Italiana. In particolare, questi si differenziano per area geografica, per modalità di replica (fisica o sintetica) e per la tipologia di proventi (distribuzione e accumulazione).
Nello specifico gli strumenti possono essere suddivisi in due tipologie: la prima, preponderante, è composta da quegli strumenti che con replica passiva permettono di investire nelle società farmaceutiche quotate; mentre la seconda tipologia si concentra nelle società che hanno come obiettivo ridefinire e modernizzare le tecnologie e i trattamenti medici attraverso l’innovazione tecnologica.
In particolare, nella prima tipologia vi sono strumenti che permettono di investire nel mercato azionario europeo, altri in quello statunitense e altri, invece, permettono di replicare l’andamento del mercato azionario farmaceutico in maniera diversificata globale. Gli emittenti di questi ultimi sono Amundi, Lyxor, SPDR, iShares, Invesco, Xtrackers.
Della seconda tipologia, invece, vi sono cinque strumenti realizzati da L&G, HANetf, Global X e iShares. Questi permettono l’esposizione alle innovazioni tecnologiche applicate al settore. Tra questi vi sono alcuni anche che permettono di seguire le performance di diversi sotto-trend del settore, come la robotica, la nanotecnologia, sequenziamento del genoma, ingegneria biologica, neuroscienza, telemedicina e salute digitale e analisi sanitaria.