Sabato 15 novembre - Plus 24, p.10
LA LETTERA
Ho 30 anni e lavoro come insegnante di ruolo nella scuola dell’infanzia dall’anno scolastico 2022/2023.
In questi giorni mi sono state fornite dall’istituto di titolarità le indicazioni fornite dal Ministero dell’Istruzione per l’adesione o meno al Fondo Espero.
Mi è stato detto che ho nove mesi di tempo per scegliere se aderire o meno. Non conoscendo tale fondo chiedo a voi un parere in merito.
Lettera firmata
Il Fondo Espero è il fondo pensione complementare negoziale dedicato al personale della scuola.
L’adesione è facoltativa, ma può risultare conveniente, soprattutto per chi, come la lettrice, è all’inizio della carriera.
Infatti, se si sceglie di destinare il proprio Tfr al fondo e di versare l’1% della propria retribuzione annua lorda (Ral), si riceve anche un contributo aggiuntivo dell’1% a carico del datore di lavoro; un vantaggio che non si avrebbe aderendo a un fondo pensione aperto.
Inoltre, i rendimenti ottenuti nel tempo dal fondo – tassati in modo agevolato al 20%, contro il 26% di altri strumenti finanziari – si accumulano in un montante individuale che, al momento del pensionamento, andrà a costituire una rendita integrativa.
Il riscatto anticipato è possibile solo in determinate situazioni e non per l’intero ammontare: fino al 75% per spese sanitarie o per l’acquisto/ristrutturazione della prima casa, e fino al 30% per qualsiasi altra esigenza.
È importante però considerare che l’adesione comporta il conferimento irrevocabile del Tfr maturando: una volta entrato nel fondo, non si potrà tornare indietro.
Per questo la decisione deve essere ponderata, valutando la propria propensione al rischio e l’orizzonte temporale.
Il Fondo Espero prevede diversi comparti di investimento (garantito, bilanciato, dinamico e life cycle), con differenti livelli di rischio/rendimento: chi ha 30 anni e quindi un orizzonte di lungo periodo può orientarsi verso i comparti più dinamici, che nel tempo tendono a offrire rendimenti più elevati e maggiori opportunità di crescita del capitale.
Essendo un fondo negoziale, nato da accordi collettivi, si caratterizza inoltre per costi decisamente contenuti.
In sintesi, l’adesione al Fondo Espero rappresenta una scelta previdenzialmente sensata per un giovane insegnante, perché consente di beneficiare del contributo aggiuntivo del datore di lavoro e della tassazione agevolata. Tuttavia, è bene essere consapevoli della minore flessibilità rispetto ad altre forme di risparmio, come un piano di accumulo in Etf o altri strumenti finanziari liberamente liquidabili.
Se l’obiettivo principale è costruire una pensione integrativa e si è disposti a vincolare il Tfr per decenni, aderire al Fondo Espero può essere una buona decisione, quanto meno in termini di efficienza.
Nulla vieta poi alla dipendente del Ministero dell’istruzione di costituirsi altri pilastri finanziari con il risparmio utilizzando strumenti più facilmente liquidabili, naturalmente se la capacità di risparmio lo consentirà.
Risponde Consultique