Plus 24 | Sostenibilità gli enti pensione si svegliano Il 56% investe in Esg

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Plus 24 | Sostenibilità gli enti pensione si svegliano Il 56% investe in Esg

Plus 24 | Sostenibilità gli enti pensione si svegliano Il 56% investe in Esg

 

LE CIFRE IN BALLO


Sostenibilità, gli enti pensione si svegliano Il 56% investe in Esg

Alla fine anche l’investitore previdenziale italiano si destò dal lungo letargo. Gli enti pensione, e più in generale gli investitori istituzionali, hanno cominciato a investire in maniera sostenibile. Nel Nord Europa sono decenni che si procede in tal modo. Secondo il recente report di Itinerari previdenziali, il 56% degli investitori istituzionali italiani ha già adottato politiche di investimento sostenibile Esg. Complice la pandemia «le politiche di investimento sostenibile vengono perseguite ricorrendo a strategie sempre più “attive”, e orientate soprattutto ad ambiente e rinnovabili, con un occhio di riguardo verso healthcare e Silver Economy».
Gli enti rispondenti nel 2022 alle domande sugli investimenti sostenibili sono 106 contro i 79 dello scorso anno, per un totale patrimoniale - al netto delle compagnie di assicurazione rispondenti - di oltre 219 miliardi di euro (erano 182 nel 2021), pari a circa l’83% dei patrimoni finanziari totali degli investitori previdenziali e delle fondazioni italiane. Su 47 enti che non adottano ancora politiche di investimento sostenibile 38 ne hanno già discusso in consiglio d’amministrazione o intendono comunque includere in futuro strategie Esg.
Anche su Plus24 di questa settimana ci occupiamo (vedi tabelle nelle pagine successive) di come investono in particolare i fondi pensione negoziali e di qual è stato il loro rendimento soprattutto rispetto al Tfr, vero parametro di riferimento da battere. Ebbene, tutte le categorie (riclassificate da Consultique) hanno segno negativo da inizio anno, con il segmento azionario che perde più di tutti (-4,02%); i dati sono al 31 marzo del 2022. Viceversa, il Tfr da inizio anno segna un +3,13 al lordo e, al netto, +2,60 per cento.

Vitaliano D’Angerio