Ingegnere 35enne in cerca di un “secondo pilastro” con sprint

Consultique
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Ingegnere 35enne in cerca di un “secondo pilastro” con sprint

Ingegnere 35enne in cerca di un “secondo pilastro” con sprint

 

Sono un ingegnere di 35 anni che lavora in un’azienda di automazione e che ha aderito al fondo pensione di categoria Fondapi linea crescita dal 2015.  Verso il 2% del mio stipendio per ottenere il contributo del datore di lavoro e sto valutando se incrementare la mia quota o aprire un ulteriore fondo aperto. Per rispondere a questa domanda ho provato a confrontare le performance del mio comparto con le linee bilanciate dei fondi negoziali (in modo da avere un’esposizione del 50% sull’azionario e 50% sull’obbligazionario) che avessero ottenuto un punteggio di almeno 4 stelle come rating da Consultique. Negli ultimi 5 anni Fondapi Crescita ha ottenuto una rivalutazione del 29,94%, Allianz Insieme Bilanciata (Ex Serena) segna nello stesso periodo un incremento del 25,66%, Amundi Secondapensione Bilanciata un recupero del 20,92 percento. Parrebbe quindi che il fondo negoziale si sia comportato meglio di quelli aperti e quindi a parità di rischio converrebbe incrementare il contributo giusto? Se invece volessi incrementare la parte azionaria avendo molti anni davanti quale fondo aperto consigliereste? Il mio consulente mi ha parlato del fondo Amundi Core Pension Azionario 75% Esg e del fondo Amundi Core Pension Azionario Plus 90% Esg che però non ho trovato nell’elenco che voi periodicamente pubblicate.

Risponde Consultique

Fondapi è un ottimo fondo di categoria. Considerando che offre anche il vantaggio del contributo datoriale, riteniamo che la scelta del lettore di versare oltre al Tfr anche il contributo minimo volontario sia corretta. Inoltre, considerando la giovane età, anche il comparto scelto, nello specifico la linea crescita (che investe il 50% in azionario e il 50% in obbligazionario) è adeguata. Nel caso in cui il cliente volesse incrementare il contributo volontario, potrebbe essere opportuno aprire un nuovo fondo pensione, sia per diversificare il portafoglio, sia per avere la possibilità di ricevere al pensionamento il montante finale in forma di capitale, se convertendo il 70% del montante finale in rendita otterrà una rendita annua inferiore al 50% dell’assegno sociale.
Il fondo pensione Amundi Core Pension è il fondo pensione di Amundi, sottoscrivibile tramite un intermediario finanziario. Presenta cinque linee di investimento. Ha commissioni di gestione che variano dallo 0,80% all’1,25%. Ha un costo amministrativo annuo pari a 20 euro, prevede un costo di 10 euro per anticipazione, trasferimento e riscatto e un costo di 5 euro in caso di Rita o di riallocazione del flusso contributivo. Si tratta di costi non elevatissimi, ma comunque più alti rispetto alla media dei fondi di categoria e anche più alti rispetto ad altri fondi pensione aperti. Segnaliamo al lettore che Amundi propone anche il fondo pensione SecondaPensione, anch’esso con cinque linee di investimento, sottoscrivibile direttamente online accedendo al sito internet del fondo.
Tale fondo ha commissioni di gestione più basse variabili dallo 0,60% allo 0,80%. Ha un costo amministrativo annuo pari a 15 euro, non prevede alcun costo di anticipazione, trasferimento, riscatto, Rita e riallocazione del flusso contributivo. Per quanto riguarda i rendimenti, su un orizzonte temporale di 3 anni, la linea Espansione di Secondapensione, che investe circa l’83% in azionario, ha reso il 35,30%, mentre per Core Pension, la linea azionario plus 90% ha reso il 35,86% e la linea Azionario 75% ha reso il 31,76%. Ci sono altri fondi pensione aperti con costi contenuti e che offrono buone performance. Invitiamo quindi il cliente a consultare il rating Consultique che viene pubblicato ogni mese su Plus24 e a leggere con attenzione la nota informativa, prestando attenzione alla componente costi, in quanto su un orizzonte temporale lungo di investimento, tale componente può rendere inefficiente il prodotto.
Segnaliamo inoltre che l’investimento all’interno della previdenza complementare ha un fine previdenziale, pertanto, anche se il lettore è giovane e anche se ha davanti a sé ancora molti anni, si consiglia di mantenere comunque una certa prudenza, evitando comparti troppo rischiosi.

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