Polizza assicurativa CheBanca!: troppi costi

Consultique
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Polizza assicurativa CheBanca!: troppi costi

Polizza assicurativa CheBanca!: troppi costi

 

Voglio chiedervi un consiglio sulla bontà della proposta commerciale che ho ricevuto dal mio consulente bancario di CheBanca! per sottoscrivere una polizza finanziaria denominata Yellow Life 4. Premetto che non mi intendo molto di strumenti finanziari e per questa ragione mi farebbe molto piacere ricevere un vostro parere. Siamo una coppia di pensionati (64 e 65 anni) in comunione dei beni, con una pensione cumulata netta di 2.200 euro mensili (capacità mensile di risparmio 500 euro) con un unico figlio finanziariamente autonomo e fuori dal nucleo familiare.

Abbiamo una casa di proprietà con un valore circa 250 mila euro e liquidità depositata sui conti correnti per circa 130mila euro (di cui 80mila euro vincolata con varie scadenze ad un tasso medio dello 0,8% lordo annuo). Possediamo entrambi una polizza Ltc (Long term care) e un fondo pensione per cui abbiamo richiesto la prestazione sotto forma di rendita Rita (per circa duemila euro lordi ogni trimestre) con valore residuo del fondo pari a 20mila euro (scadenza 2025).
Il quesito nasce dalla volontà di impiegare la liquidità attualmente presente sui conti per investimenti più redditizi. Non abbiamo una forte propensione al rischio anche perché la speranza di vita futura di mia moglie potrebbe non essere molto lunga in quanto presenta dei problemi di salute. Non vogliamo investire in azioni o titoli troppo rischiosi in quanto in passato abbiamo subito ingenti perdite per prodotti consigliati dal precedente consulente finanziario. Purtroppo, la fiducia è sempre molto ridotta rispetto ai prodotti offerti direttamente dalle banche e per questo ci siamo permessi di disturbarvi.

La vostra diffidenza deriva da esperienze negative che evidentemente vi inducono, giustamente, a entrare nel merito delle proposte che vi sono offerte. Un atteggiamento che dovrebbero avere tutti gli investitori che purtroppo spesso si fidano eccessivamente e si trovano poi in portafoglio soluzioni molto costose che mal si conciliano con l’efficienza che dovrebbero avere i prodotti finanziari. I tempi ora sono ancora più difficili in quanto con i tassi d’interesse negativi offerti dalle soluzioni prive di rischio, trovare opzioni efficienti risulta più arduo rispetto a qualche anno fa. Il fatto di avere una polizza long term care (ndr per giudicarla dovremmo visionare il contratto) vi mette al riparo da eventuali situazioni di non autosufficienza. Bene avete fatto anche a optare per la rendita integrativa temporanea anticipata, che consente ampi benefici fiscali.
Venendo alla soluzione proposta da CheBanca! si tratta di una polizza assicurativa multiramo a contenuto finanziario, con prestazioni collegate sia ai rendimenti di una gestione separata (GLife Premium), sia all'andamento di due fondi interni (Gtl factor rotation strategy e Gtl defensive strategy). In caso di decesso dell’assicurato con un’età tra 61 e 70 anni è previsto il pagamento di una maggiorazione pari allo 0,5% del capitale assicurato, mentre, se l’età supera i 70 anni, la maggiorazione è pari allo 0,1%. È prevista una maggiorazione anche in caso di decesso da infortunio (altre garanzie aggiuntive si possono attivare ma a fronte di costi addizionali). Il premio, al netto dei costi di caricamento, può essere investito in diverse combinazioni tra la gestione separata (minino 10%, massimo 70%) e i fondi interni. L’allocazione meno rischiosa si riferisce ad un peso della gestione separata pari al 70%, dal momento che è prevista una garanzia solo per la parte investita nella gestione separata. Per quanto attiene ai fondi interni, invece, non è presente alcun livello minimo di rimborso.
«Con riferimento alle performance, si rileva che la gestione separata nel 2020 ha ottenuto un rendimento lordo costi pari al 2,8% (1,4% netto), ancora buono se considerati gli attuali livelli dei tassi d'interesse», spiegano da Consultique che ha analizzato la polizza per Plus24. È comunque prevedibile una diminuzione dei rendimenti della gestione separata negli anni a venire. Ultimo aspetto da considerare, anche se non meno importante, è la complessa struttura dei costi (si veda scheda a lato per dettaglio).
«Nonostante le garanzie che si potrebbero ottenere sulla gran parte del premio versato – spiegano da Consultique –, i costi elevati dei fondi penalizzano il giudizio complessivo sul prodotto. A tal proposito in relazione alle informazioni che il lettore ha fornito, sembra ragionevole orientarsi verso tipologie di prodotto caratterizzate da un rischio contenuto. Con questa ottica le soluzioni d'investimento preferibili potrebbero contemplare le gestioni separate, i conti deposito e altri strumenti finanziari con variabilità e costi medio-bassi».

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