Plus24: Fondi comuni. In attesa della vendita stop al Nav sugli asset illiquidi di H2O

Consultique
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Plus24: Fondi comuni. In attesa della vendita stop al Nav sugli asset illiquidi di H2O

FONDI COMUNI. IN ATTESA DELLA VENDITA STOP AL NAV SUGLI ASSET ILLIQUIDI DI H2O
FONDI COMUNI. IN ATTESA DELLA VENDITA STOP AL NAV SUGLI ASSET ILLIQUIDI DI H2O


La novità aggiunge ansia ai sottoscrittori che attendono la scadenza di giugno

Restano sotto pressione i sette fondi H20 Am a sei mesi dalla loro riapertura dopo lo stop imposto da Parigi. Il 28 agosto scorso H2O Am ha dovuto “congelare” temporaneamente diversi fondi su richiesta del regulator francese (Amf), che ha citato incertezze sulla valutazione di attività illiquide. In particolare, l’Amf aveva imposto la sospensione di H2O Allegro, MultiBonds e MultiStrategies, a cui H2O ha deciso di aggiungere e congelare anche i fondi Adagio, Moderato, Vivace e MultiEquities. Fondi che nella loro nuova versione “liquida” hanno riaperto il 13 ottobre scorso. Parallelamente sono stati creati 7 fondi, denominati side pocket, in cui sono confluite le attività illiquide.
«I sette fondi H20 versione side pocket, ovvero scorporati a ottobre con gli asset illiquidi, - spiega Rocco Probo, analista Consultique - hanno registrato variazioni poco significative in termini di dimensioni del fondo, visto che non ci possono essere sottoscrizioni e quindi tutta la variazione è imputabile alla performance. L’ultima data del Nav risulta quella di fine febbraio. Al momento manca il dato di marzo e non ci sono notizie ufficiali dalla casa madre». Sul tema ambienti vicino alla società fanno solo sapere che in materia di side pocketing comunicazioni ufficiali sono attese per giugno. Per quest’ultima porzione dei fondi originari, per i sottoscrittori non è possibile richiedere il rimborso della propria quota: somme che saranno liquidate direttamente dalla società di gestione transalpina quando riuscirà a chiudere le operazioni di vendita degli asset illiquidi.
In una comunicazione diffusa il 9 ottobre scorso, alla vigilia della riapertura della versione liquida dei fondi, la casa di gestione guidata da Bruno Crastes aveva lasciato trapelare che l'accordo “Evergreen”, siglato per cedere i titoli illiquidi a un gruppo di investitori, non era saltato del tutto. Veniva infatti riportato che rispetto alla originaria tempistica di cessione degli asset, l’obiettivo era stato spostato con l’intento di chiudere la transazione in due fasi entro metà 2021. I recenti sviluppi sui fondi side pocket potrebbero essere un segnale che le trattative sono entrate nel vivo, ma questa è solo un’ipotesi anche se ben fondata. Giugno non è molto lontano e per gli investitori il quadro sarà più chiaro. «I fondi più liquidi - aggiunge Probo - hanno avuto performance positive da ottobre, tuttavia sono stati interessati esclusivamente da deflussi». Un’analisi condotta dalla stessa Consultique ha evidenziato infatti che da novembre a marzo tutti i sette fondi (nella versione “liquida”) hanno registrato sempre il segno meno tra nuove sottoscrizioni e riscatti. Le performance dei fondi (versione liquida), della classe retail, da inizio anno sono con il segno più anche con guadagni che sfiorano il 30%. Il fondo che ha avuto la performance più contenuta (meno del 2%) è Adagio, uno dei fondi più grandi in termini di masse e quello che ha registrato i maggiori deflussi.
«In generale - continua Probo - dal 2018, pur continuando ad analizzare con attenzione la categoria, raramente consigliamo fondi alternativi alla nostra clientela, quindi H20 ma non solo e questo perché spesso le dinamiche di questi strumenti non sono facilmente comprensibili da parte del cliente finale, andando a replicare sottostanti e strutture non facilmente monitorabili».

Andrea Gennai