

La giovane età e l'inizio della costruzione della propria asset allocation degli investimenti passa attraverso due elementi fondamentali: l’orizzonte temporale di lungo periodo e una esigenza di spesa a breve medio termine relativo all’acquisto di un immobile proprio. Per questa allocazione è consigliabile mantenere una suddivisione ripartita quasi omogeneamente tra azionario (30%), obbligazionario (40%) e liquidità (30%). Quest’ultima componente è funzionale all’acquisto di una autovettura. L’azionario prevede scelte con un profilo aggressivo in Europa con l’indice tedesco Dax, negli Usa con il paniere tecnologico Nasdaq, in ambito globale con le small cap. Completa l’asset azionaria una fetta in emergenti, eventualmente da accumulare nel tempo. In ambito obbligazionario, la parte core (25%) va allocata nel corporate Euro e nel diversificato globale. Elementi satellite diventano l’High Yield europeo e il debito emergente, rispettivamente con un 10% e un 5%.
Un profilo di questo tipo, caratterizzato da soggetti piuttosto avanti negli anni, deve indurre a non selezionare quelli investimenti che prevedano un orizzonte temporale eccessivamente lungo. L’obiettivo principale, infatti, per una coppia di questo tipo, è la preservazione del capitale con la contestuale minimizzazione dei rischi. Basilare, quindi, allocare una ampia fetta in liquidità (60%), traducibile nella scelta di strumenti monetari della zona Euro: il conto di deposito in tal senso può essere una buona alternativa. L’altra componente di portafoglio (40%) può essere investita in un prodotto tipicamente conservativo, come la polizza di ramo 1, con sottostante una solida gestione separata. Questa tipologia di investimento consente di consolidare gli apprezzamenti di capitale, evitando la volatilità tipica dei mercati finanziari. La composizione della gestione separata è in quasi totalità di tipo obbligazionario e capace ancora di dare rendimenti più alti rispetto a quelli di mercato.
Un profilo di rischio medio, caratterizzato dalla necessità di realizzare una asset allocation ben bilanciata sia nelle proporzioni da attribuire alle singole componenti, sia nella composizione interna, in particolare dell’azionario. Quest’ultimo, pesato con un moderato 20% e anche costituito da strumenti tendenzialmente difensivi. Ftse 100 (5%) e Smi (5%) sono panieri tipicamente composti da settori poco ciclici, con una volatilità inferiore a quella di mercato. L’S&P 500 copre 1’esposizi0ne azionaria negli USA in modo molto diversificato, così com’è la scelta di uno strumento globale ad alti dividendi che, normalmente, garantiscono una maggiore resistenza nelle varie fasi di mercato. La parte obbligazionaria e sovraesposta sui corporate zona Euro, alla ricerca di un buon connubio tra rischio e rendimento. Limitato il peso dell’High Yield (5%) mentre la componente flessibile può essere utile per una maggiore stabilità del portafoglio. Completa la parte obbligazionaria l’esposizione diversificata su emittenti globali. Presente anche una quota di 1iquidita “di sicurezza” pari al 15%.
L’asset allocation da realizzare deve essere tendenzialmente matura, ossia deve ottemperare ad un portafoglio quasi full-invested ma al tempo stesso ben diversificato nelle sue subcomponenti. L’azionario, pari al 25%, in linea con un rischio medio alto del portafoglio, è allocato su panieri molto ampi nella composizione: 10% nel Msci Europe, 5% nell’indice guida americano S&P 500, 5% nell’indice globale Msci World e un residuale 5% nei paesi emergenti. Una parte equity quindi senza sbilanciamenti particolari, ma in grado di partecipare in linea ai risultati dell’azionario. La parte obbligazionaria trova la sua collocazione principale nell’area corporate zona Euro e nei diversificati globali, insieme, infatti, assommano a più del 50% del portafoglio e devono costituire lo zoccolo duro dell’allocazione. Marginali le quote in High Yield europeo così come per le convertibili, una asset class ibrida tra azionario e obbligazionario. Residuale la quota in liquidità, vista l’assenza di bisogni finanziari di breve/medio termine.