We Wealth | Buono fruttifero postale, quanto rendono 10mila euro? Il confronto

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Giovedì 26 giugno - We Wealth

Poste Italiane lancia “Buono 100”, un nuovo buono fruttifero postale che offre un tasso annuo lordo del 3% a scadenza. Ecco quanto renderebbero 10mila euro in confronto a un conto deposito vincolato e un Btp di pari durata

Poste Italiane torna a strizzare l’occhio ai piccoli risparmiatori con uno tra gli ingredienti più comuni nei portafogli degli italiani. Si tratta del “Buono 100”, un buono fruttifero postale emesso da Cassa depositi e prestiti che offre un tasso annuo lordo del 3% a scadenza. Rivolto ai titolari di Libretti smart o ordinari che versano nuova liquidità, ha una durata di quattro anni. Ma conviene? We Wealth ha intercettato Piermattia Menon, senior financial analyst di Consultique Scf, per confrontare il nuovo strumento con le migliori offerte di conti deposito attualmente disponibili online e un Btp di pari durata, ipotizzando un investimento di 10mila euro. Prima di analizzare i risultati, partiamo da qualche chiarimento.

Buono 100: come funziona e quanto dura
Il Buono 100, come tutti i buoni fruttiferi postali, è garantito dallo Stato italiano. Non sono previsti costi di sottoscrizione e rimborso e può essere acquistato per importi a partire da 50 euro e multipli. Come anticipato in apertura, ha una durata di quattro anni e il rendimento è garantito a scadenza. Ciò significa che è possibile richiedere il rimborso, anche parziale, in qualsiasi momento, ma solo delle somme depositate. Gli interessi, infatti, vengono corrisposti esclusivamente alla scadenza del quarto anno dalla data di sottoscrizione. In altre parole, in caso di svincolo anticipato, viene rimborsato unicamente il capitale (e non i rendimenti maturati).

La tassazione agevolata al 12,50%
Il buono fruttifero postale gode di una tassazione agevolata sugli interessi, pari al 12,50%, ed è esente dall’imposta di successione. In confronto, gli interessi sui conti deposito vincolati – cui questo buono fruttifero postale può essere in qualche modo equiparato come forma di investimento – sono tassati al 26%. Da ricordare inoltre che, a partire dal 3 aprile, è possibile escludere i titoli di Stato, i libretti postali e i buoni fruttiferi postali dalla Dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’Isee per somme fino a 50mila euro. Per chi decide di optare per la modalità precompilata, tra l’altro, l’esclusione è automatica.

Buono 100: come acquistarlo
Il Buono 100 può essere acquistato da tutti i cittadini maggiorenni titolari di un libretto di risparmio postale, smart o ordinario, che apportano nuova liquidità entro il 4 settembre 2025 (salvo chiusura anticipata) tramite:

-bonifico bancario;
-versamento di assegno bancario e circolare;
-accredito dello stipendio o della pensione.

Per acquistarlo, è sufficiente accedere al sito o all’app di Poste Italiane, ma è possibile recarsi anche in un ufficio postale muniti di documento d’identità e codice fiscale. Il buono è acquistabile solo in forma dematerializzata, il che significa che non cade in prescrizione come i buoni fruttiferi tradizionali.

Quanto rendono 10mila euro in Posta
Ma conviene davvero? Per fornire un metro di paragone, ipotizziamo di voler investire 10mila euro in un buono fruttifero postale, un conto deposito vincolato o un Btp di pari durata. Il Buono 100, alla scadenza dei quattro anni, restituirebbe all’investitore 1.035,45 euro al netto della tassazione. Depositando la stessa cifra sul migliore conto deposito vincolato disponibile online – quello di illimity, Mediocredito Investionsbank e ViviBanca – il guadagno sarebbe di 888 euro al netto di tutti gli oneri, tassazione e imposte di bollo; da precisare che nel caso di illimity si tratta del “Conto Premium” che prevede un canone mensile di 7 euro al mese a fronte dei 3 euro del suo “Conto Classic”. Il Btp considerato costa infine 102.46 euro, cui bisogna aggiungere 1.21823 euro di rateo maturato; considerando che si può comprare solo per lotti da 1.000 euro di nominale, per comprarne 10mila occorrono 10.367,82 euro. Investendo questa cifra, all’investitore entrerebbero in tasca 828,65 euro.

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