Il rebus fiscale dei BTp Italia e degli altri titoli di Stato legati al trend dell’inflazione europea

Consultique
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Il rebus fiscale dei BTp Italia e degli altri titoli di Stato legati al trend dell’inflazione europea

Il rebus fiscale dei BTp Italia e degli altri titoli di Stato legati al trend dell’inflazione europea

 

Prendo spunto dall’interessante articolo pubblicato su Plus24 del 19 novembre per avere un chiarimento anche sul BtpI, tasso fisso 0,1% maggio 2033 (codice Isin IT0005482994). Il funzionamento generale del titolo, se pur di facile comprensione, risulta ostico nelle implicazioni fiscali. Vi chiedo dunque di chiarirmi cosa accadrà nel mio caso specifico. Ho acquistato 22mila euro di BTpI il 26 giugno 2022 con regolamento 30 giugno 2022 al prezzo unitario di 85,51 euro con l’idea di portalo a termine ossia fino a scadenza. Il ragionamento sottostante, semplicistico, è stato di poter ottenere una performance fissa dell’1,3% circa all’anno, più la rivalutazione inflazionistica che nel periodo mi sarei aspettato mediamente del 2-3% all’anno e quindi con una performane totale del 3-4% all’anno. Grazie all’articolo di cui ho già detto mi sono reso conto di aver trascurato alcune implicazioni fiscali che potrebbero inficiare, e di molto, il mio assunto. Chiedo pertanto la vostra cortese assistenza per chiarirmi quale possa essere il rendimento del mio investimento nell’ipotesi di rivalutazione per indicizzazione del valore suddetto e nel doppio caso che aspettassi la scadenza, ovvero vendessi qualche giorno prima della pubblicazione dei dati.

Risponde Consultique

Visto che si parla diffusamente dell’articolo da cui il lettore ha tratto spunto, pare giusto innanzitutto riassumerlo. Nel focus si analizzava la particolare natura fiscale (di reddito diverso) della rivalutazione legata all’inflazione delle cedole riconosciute dai BTp Italia.

Mentre il trattamento della cedola di una classica obbligazione a tasso fisso è infatti un “reddito da capitale” in quanto soddisfa il requisito della certezza nell’ammontare e nella data di pagamento, per il BTp Italia, diversamente, è composta da un elemento certo nell’ammontare, ovvero il tasso reale minimo garantito, e un elemento incerto fino al momento della pubblicazione del dato ufficiale da parte dell’Istat, ovvero la rivalutazione in base dell’inflazione osservata. Veniamo ora al bond che incuriosisce il lettore.

«La caratteristica principale dei BTp indicizzati all’inflazione europea, che li distingue dai BTp Italia indicizzati all’inflazione italiana, è la metodologia di rivalutazione del capitale», spiegano da Consultique che risponde a questa lettera. Nel caso del BTp Italia la rivalutazione per l’inflazione calcolata relativamente al semestre di osservazione è distribuita al detentore del titolo in occasione della cedola semestrale. Il BTp indicizzato all’inflazione europea corrisponde, invece, la rivalutazione del capitale sulla base dell’inflazione osservata in tutta la vita del titolo alla scadenza dello stesso.

«Ipotizzando invece la detenzione del titolo fino a scadenza e ipotizzando, per semplicità, lo stesso coefficiente di indicizzazione attuale, si avrebbe la stessa rivalutazione del capitale nella forma, tuttavia, di reddito da capitale – spiegano da Consultique –. In tale fattispecie, pertanto, non risulta possibile compensare eventuali minusvalenze pregresse quindi il provento sicuramente verrebbe decurtato del 12,5%».

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