Plus24 | Manovra 2023. Le diverse vie per la tassazione ridotta di fondi comuni e polizze

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Plus24 | Manovra 2023. Le diverse vie per la tassazione ridotta di fondi comuni e polizze

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La convenienza dell’imposta sostitutiva va valutata caso per caso

Con il disegno di Legge di bilancio 2023, arriva una inedita misura di rivalutazione ed affrancamento per fondi comuni e polizze. Spiega Leonardo De Rosa, commercialista milanese: «La facoltà di affrancare quote di Oicr è di potenziale interesse per gli investitori in quanto l’articolo 25 del disegno di Legge di bilancio prevede la possibilità di tassare con un’imposta sostitutiva del 14%, in luogo di quella del 26%, la differenza tra il costo o valore di acquisto o sottoscrizione e il valore delle quote rilevato dai prospetti periodici alla data del 31 dicembre 2022». La norma prevede che chi intendesse avvalersi dell’opzione per l’affrancamento potrebbe tassare i plusvalori generatisi fino al 31 dicembre 2022 con un’aliquota del 14% in luogo di quella ordinaria del 26% con un risparmio fino a ben 12 punti percentuali. «Sul piano operativo - prosegue De Rosa -, il valore affrancato rappresenterà la base di computo della eventuale plusvalenza. È evidente quindi che la convenienza dipenderà dal momento in cui lo strumento sarà monetizzato attraverso la cessione e, inevitabilmente, strettamente condizionata all’andamento dei mercati».

La norma ovviamente è ancora soggetta ad aggiustamenti e dopo il suo varo definitivo occorrerà attendere la consueta trafila che passa per i chiarimenti delle Entrate. Secondo De Rosa però: «La norma pare estendersi sia alle quote di Oicr italiani e comunitari sia alle quote di Oicr non soggetti a vigilanza e non comunitari il cui reddito di capitale è tassato secondo l’aliquota marginale Irpef. Ordinariamente, infatti, a questi ultimi non si applica l’imposta sostitutiva del 26% quanto quella del 43% (assumendo lo scaglione più elevato) con il conseguente, potenzialmente consistente, risparmio di imposta. Per quanto riguarda la convenienza e l’opportunità di beneficiare dell’affrancamento, molto dipende dai tempi attesi di realizzo degli strumenti. È evidente, infatti, che l’andamento dei mercati potrebbe determinare una riduzione del valore al di sotto dell’importo affrancato con conseguente “spreco” dell’imposta sostitutiva versata per redditi di capitale potenziali non poi effettivamente realizzati».

E secondo l’esperto: «Per i fondi comunitari soggetti a vigilanza, volendo estremizzare il concetto e tralasciando l’ovvia considerazione che prima si vende e meno si è esposti alla volatilità dei mercati, l’opzione rimane conveniente fino ad un ribasso del plusvalore dello strumento nell’ordine di poco meno del 50 per cento. Per quelli non comunitari e non vigilati, atteso il più rilevante differenziale di tassazione (14% versus 43%), l’opzione rimane conveniente con ribassi fino a circa due terzi del plusvalore». La stessa norma prevede la possibilità di affrancare i contratti di assicurazione sulla vita, anche qui con un’imposta sostitutiva è pari al 14% della differenza tra il valore della riserva matematica al 31 dicembre 2022 e i premi versati. La norma però fa riferimento solo ai contratti di assicurazione di cui al ramo I e ramo V mentre sono escluse le polizze del ramo III che hanno avuto un’ampia diffusione in Italia. Quindi a meno di correttivi infase di varo della norma l’impatto della misura potrebbe essere molto limitato.

Come ricorda Marcello Ferrara di Consultique (si vedano le tabelle allegate): la tassazione delle polizze avviene per cassa al momento del riscatto. Per questo occorre ricordare che c’è la tassazione del 12,50% sul maturato dalla polizza ante 31/12/2011, del 20% (o del 12,50% sulla quota investita in titoli di stato white-list) sul maturato dal 1° gennaio 2012 e il 30 giugno 2014 e del 26% sul maturato dal 1° luglio 2014 (salvo per la quota investita in titoli di stato white-list). Sulla base della situazione specifica di ciascun sottoscrittore (data di sottoscrizione) e della composizione di ciascuna gestione separata potrà dunque cambiare la convenienza dell’operazione o meno.

Antonio Criscione

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